domenica 24 febbraio 2013

il mio animale inventato


Il “Cervo striato meridionale” è un erbivoro che vive in Africa e in alcuni luoghi mediterranei. L'ambiente in cui è più diffuso è la savana, poi le coste del Nilo e tra i fiumi del Tigri e dell'Eufrate, infine in Grecia e nelle altre coste mediterranee.
La speranza di vita è di circa venti anni che trascorre in branchi separati, tranne nella stagione degli amori che si svolge da aprile a inizio giugno.
Questo cervo ha un particolare mantello: è striato per mimetizzarsi meglio nella savana. Le sue lunghe striature nere arrivano fino alla testa. Di solito gli altri cervi hanno macchie bianche. Le zampe sono gialle e il corpo è beige perché si confonde con l'erba secca che ha un colore simile. Anche la testa è beige, tendenzialmente più scura nelle orecchie e gli occhi sono tondi e neri.
Le corna, presenti solo nei maschi, sono molto ramificate, spuntano a cinque anni e cadono ogni cinque anni, e impiegano cinque mesi a ricrescere.
Come tutti i cervidi, i maschi hanno l'abitudine di duellare tra loro per avere la femmina.
Ha una grande agilità e velocità e la sua velocità massima è di 75 km./h. per sfuggire ai grandi predatori.

Questo animale è stato creato dalla mia fantasia e da quella di papà QUINDI NON PENSATE DI POTERLO VEDERE SE NON NEL MIO DISEGNO.


domenica 17 febbraio 2013

Il Brachiosauro






Il Brachiosauro era un animale preistorico dalle notevoli dimensioni: era alto circa 13 m.
e lungo circa 25 m., con il peso di 70 tonnellate. Questo pacifico erbivoro con i denti a spatola visse nel periodo Giurassico del Mesozoico, cioè circa 200-150 milioni di anni fa. Le sue zampe anteriori erano più lunghe di quelle posteriori e da questo deriva il nome che significa lucertola braccio. È un sauropode perché sapeva sollevarsi sulle zampe posteriori per arrivare alle foglie più alte e quando un predatore lo aggrediva, poteva usare gli artigli sulle zampe anteriori e usare la coda come frusta.
Le narici sopra gli occhi facevano pensare che vivesse nelle zone lacustri o lagunari, ma dopo alcuni studi si capì che non era così: era un animale terrestre dell'Africa e dell'America.
È il mio dinosauro preferito da quando mi sono appassionato a loro (avevo circa cinque anni)
perché è stato il mio primo dinosauro giocattolo e perché mi piace il suo musone e il suo lungo collo.





martedì 12 febbraio 2013


Poesia giocosa e dispettosa

Se io fossi un computer scriverei parole sbagliate al posto di quelle giuste  

Se io fossi un cuoco farei le ricette all’incontrario

Se io fossi un tassista andrei in un luogo che non è richiesto

Se io fossi un poliziotto darei la multa a chiunque passa


Se io fossi una tartaruga morderei in testa mia sorella

un picchio pizzicherei i miei amici sulla pancia

un riccio pungerei la mamma  sotto i piedi

un coniglietto morderei la mano al papà


Se io fossi il ghiaccio andrei apposta all’Equatore

Se fossi l’amore non starei con nessuno

Se fossi l’odio bacerei tutti


Se io fossi xxxxx come sono e fui

Farei  scherzi leggeri come piume

Gli scherzi pesanti sarebbero altrui


(anche se non sono burlone…
…e va bene forse un po’ lo sono )

Gita


Il giorno 7 aprile 2011 le classi 3ª F e 3ª E sono andate in gita a Capo di Ponte,  in provincia  di Brescia, per capire meglio come vivevano gli uomini primitivi. Io ero molto contento perché in gita si imparano tante cose divertendosi!
Al mattino abbiamo visitato un museo pieno di oggetti che usavano gli uomini primitivi e un archeologo ci ha spiegato come vivevano e in che modo utilizzavano gli strumenti: è stato interessante, soprattutto quando ci ha fatto capire l’utilità della selce (la pietra focaia che usavano anche come rasoio e taglia-capelli).
Dopo siamo andati in un bel villaggio ricostruito. La nostra guida, Fausto, ci ha portato in due capanne. Nella prima c’era un focolare e si radunavano i cacciatori per parlare tra di loro e sopra uno scaffale c’erano i bambini ad ascoltarli. Nella seconda, le pareti erano ricoperte di argilla per mantenere la giusta temperatura. Mi è piaciuto anche il forno per i vasi di terracotta.
In  seguito abbiamo visto i disegni lasciati dagli uomini primitivi sulle rocce (le incisioni rupestri). Erano molto belli e quello con il grande cervo era fantastico.
Dopo pranzo abbiamo fatto dei laboratori divertentissimi. Ci siamo truccati e abbiamo superato il labirinto come i ragazzi preistorici facevano a quindici anni per entrare nell’età adulta. Poi abbiamo ricalcato delle tavolette con l’erba e la carta carbone, io ho scelto il cervo inseguito dal cane che mi è venuto bene.
È stata una bellissima giornata con i miei compagni e mi sono divertito.


TARTARUGO

Tartarugo è una tartaruga di peluche, la mia tartaruga di peluche! È fatto di poliestere ed è morbido come un cuscino, ma non l’ho mai usato come cuscino perché è piccolo. Mi piace molto, mi fa sentire a casa e  dormo con lui, anche se ultimamente lo abbraccio poco. A fine dicembre e a gennaio ho guardato sull’enciclopedia che tipo di tartaruga era: alla fine è risultato che il mio peluche è una tartaruga del deserto. Il suo corpo è di colore marrone chiaro e il suo guscio è a macchie più scure con il contorno bianco. Ha occhi tondi, neri e lucidissimi come perle nere. Tartarugo non ha un odore particolare. Quando dormo mi fa compagnia, quando gioco lui è vivo! Prima ci giocavo sempre e quando stavo per dormire gli insegnavo delle cose o ci parlavo un po’; anche ora qualche volta parlo un po’con lui. Una volta si chiamava Rughetta ed era del mio papà (era un regalo che la mia mamma aveva fatto al papà) da qualche anno i miei genitori me l’hanno affidato: ora è mio. La tartaruga è il mio animale preferito (insieme al cervo e al tapiro) e ne ho fatta qualcuna in creta e con la pasta al sale, ma la mia preferita è comunque lui! Cosi carino e “coccoloso” ! 

Caro diario,
oggi vorrei raccontarti un mio desiderio: mi piacerebbe molto andare sul mar Rosso per vedere pesci colorati e altri meravigliosi animali marini come i coralli, le tartarughe marine e degli ippocampi particolari facendo snorking. Mi piacerebbe anche andare in barca e vedere delfini e grandi pesci. Ho visto su internet bellissimi filmati e foto della barriera corallina che mi sono piaciuti un sacco. Avevo molti libri sul reef anche da piccolo e li guardavo con attenzione. Adesso vorrei andarci.